
Italiani pontieri
4 Aprile 2025
Brutto segno se il sempre prudente Mieli osa non partecipare al culto per Gratteri
8 Aprile 2025Questo giornale – se meriterà l’attenzione e l’apprezzamento dei lettori – alla luce delle esperienze vissute negli ultimi tra anni in Calabria (e per le quali vi invitiamo a leggere una sintesi di quanto accaduto non per demerito ma per eccesso di meriti) non si rivolge prioritariamente alla Calabria, a “questa Calabria” ma certo non discrimina né i calabresi né i meridionali in genere che numerosi se ne sono allontanati, con dolore immagino, perché non proni, servili, clienti disponibili a quasi tutto per avere i diritti che noi cittadini abbiamo riconosciuti nella Costituzione.
Per comprendere questa premessa, che – lo comprendo – essere o apparire ingiusta – debbo parlare di un santo amatissimo, patrono dei calabresi, San Francesco da Paola e anche di un magistrato che santo non lo è affatto, ma per ragioni imperscrutabili, gode in terra calabra ma non solo, di una specie di culto devozionale.
Non è una forzatura, se scrivevo di pere o di mele gran parte dei commenti dei lettori erano quasi prestampati: Grande dott. Gratteri, Ce ne fossero come lui, Sempre con lei dott. Gratteri ecc… Veniva facile notare che si ripeteva il mito del protagonista di Mani Pulite Antonio di Pietro che al tempo era corteggiato come una star da Milano a Siracusa e che un giorno balbettando al microfono di un giornalista di Report che gli chiedeva – cito a memoria – perché il patrimonio del partito da lui fondato risultasse di proprietà della mogli e si impappinò, si finse ignaro di tutto e insomma cadde dal trono che gli avevano costruito e pensò di tornare all’avito impegno dei campi in quel di Bisaccia in Molise.
Non credo e non auguro che lo stesso accada all’attuale Procuratore di Napoli, e in passato a Catanzaro dove ha lasciato un debito pubblico multimilionario per “ingiuste detenzioni”. In concreto mando a processo con una pesca a strascico centinaia di persone, le sputtano a vita, ma poi i Giudici in gran parte assolvono perché il reato di cui erano stati accusati non è stato provato e riconosciuto. Se volete pensate al processo infame contro Enzo Tortora a Napoli, con i PM promossi in carriera e il povero Tortora condotto di lì a poco a morte.
Non bisogna generalizzare ma neanche camuffare i fatti. Per adesso Gratteri gode di una devozione quasi comparabile con quella riservata a San Francesco e un mio esposto al CSM contro di lui, presunto patrono della distruzione di un Ente del Terzo settore, del suo importante patrimonio materiale (per approssimazione € 13.000.000,00) e soprattutto immateriale, con comune per una piccola città del Sud, con altro al seguito si gode la sua fama.
Se pensate che sia solo un evento locale, di una regione culturalmente fragile e marginale, vi sbagliate di grosso.
Vi invito a leggere l’articolo su La7 che ho definito, credo legittimamente “Casa Gratteri”. Se volete una controprova contate il numero delle presenze o delle comparsate autopromozionali del procuratore di Napoli a Otto e mezzo (vedete il filmato dell’intervista a Otto e mezzo del 25 febbraio con la Gruber insolitamente dolce e compiaciuta) o a Di Martedì o infine a Piazza Pulita. Ne scrivo a parte ma non con un altro tema: esistono giornalisti liberi al 100% o sono tutti vittime di editori cattivi (che pure ci sono eccome)?
Potrei anche fare un’altra domanda: noi anziani che alla nostra dignità non abbiamo facilmente rinunciato – pagando come era inevitabile i relativi costi – abbiano avuto sempre e solo capi buoni, generosi, clementi?
A me non è mai capitato e se lo permetterete vi racconterò senza pedanteria quanto buono e bravo fosse l’ing. Cimoli distruttore seriale prima di FS e poi di Alitalia.
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