Carta pesta

È comprensibile che si sia contro la guerra, è da idioti però ignorare quando sei aggredito o minacciato – e l’Europa lo è come mai prima, che un palazzinaro pazzo ed una ex spia del KGB vogliono spartirsela come una torta di mele.
È vergognoso perché siamo ormai un popolo che salvo minoranze non legge, non riflette, non si informa, segue l’andazzo di hippies fuori tempo massimo.  Ma siamo anche colpevoli perché nessuno ci ha obbligato a mettere il cervello nel refrigeratore.
In particolare Conte, presidente miracolato del Governo più a destra del dopo guerra, nominato da un idiota del PD come Zingaretti, leader dello schieramento progressista (de che?), oggi corteggiato da una segretaria del PD sbarcata dalla luna radicale se non sono in malafede sono comunque pericolosi.
E la Giorgia? È comprensibile che abbia qualche problema in più a mandare a fare in c… il biondo americano, meno comprensibile che dica che è d’accordo con Vance che dichiara il suo odio viscerale nei confronti degli europei, figli magari indegni del continente dove tutto è nato, la bellezza, la fede, l’arte, la cultura, la democrazia poi demolita a pezzi e bocconi.
Ma cosa aspetta a mandare a quel paese un guitto come Salvini? E soprattutto come fanno i cittadini del nord Italia che hanno una storia civica, politica, un’apertura al mondo unica a votarlo e sostenerlo?
Il Sud, putroppo, è in buona parte ridotto alla macchietta della promoter analfabeta che però è in grado di far muovere centinaia di miglia di adepti.
E nel Sud la mia Calabria imbarbarita che sa dire o urlare solo W Gratteri. Grande Gratteri in attesa che come con Di Pietro, quando converrà, sarà buttato giù da un piedistallo di carta pesta. Questo giornale sarà letto da molti o da pochi, importa poco, ma  non cederà ai luoghi comuni, non rinuncerà alla verità anche se questo comporta un prezzo anche personale (già pagato per adesso) perché i numeri sono nulla se non nascono dal consenso consapevole.