
Il prode prof. Gigliotti e la sua idiosincrasia per le persone libere
14 Aprile 2025
Il pozzo nero
14 Aprile 2025In attesa di fare i necessari approfondimenti, è utile e attuale la dichiarazione che feci leggere al mio avvocato prima che la Corte di Appello di Roma recuperasse una querela temeraria di Gigliotti archiviata perché infondata dalla Procura di Catanzaro a seguito dell’intervento a gamba tesa di una PM di Cosenza che ha subito esaminato e accolto l’ennesima querela del mai domo Gigliotti. Ha molto tempo da perdere, ha l’arroganza dei miracolati, non riesce ad immaginare che oltre ai servi esistono anche persone libere, non timorose, che nel caso di specie se ne fottono dei baronetti catanzaresi e dei relativi sponsor.
Dichiarazione orale da parte attrice Avv. Francesco Pellegrini, del Foro di Roma.
Sig. Giudice,
mi scuso per il modo inusuale con il quale replico alla Memoria difensiva degli avvocati che rappresentano la Fondazione Attilio Elena Giuliani che ha pendente una causa per Abuso di Diritto. NRG 58828/2022), la cui sentenza, trascorsi ben 60 giorni rispetto ai termini ordinatori, la giudice dott.ssa Cristina Pigozzo emetterà nei prossimi giorni.
Ciò anche a seguito di un’istanza di sollecito presentata dal sottoscritto per le gravi e documentate condizioni di salute, che anche oggi si richiamano a scusante della mancata comparizione in udienza del sottoscritto.
Mi preme sottolineare che è stata presentata da circa due anni, tra le altre, a firma dell’avv. Palleschi un Atto di denuncia querela aventi per ipotesi di reato attività persecutorie con dolo eventuale perché poste in essere avendo diretta conoscenza delle plurime patologie che avevano comportato tra ottobre 2019 e gennaio 2020 diversi interventi complessi di cardiochirurgia e tre mesi di degenza ospedaliera in uno in terapia intensiva.
Gli attuali convenuti – come rappresentato al Sig Procuratore della Repubblica di Roma – hanno dolosamente e consapevolmente operato con la finalità – reiterata in altre circostanze (tra le quali si inscrive l’attuale indifendibile e con spregio della dignità della Legge e del Diritto l’attuale Memoria).
Dalla documentazione medica che si mette a disposizione del sig. Giudice non esito ad affermare – assumendomene la piena responsabilità – che si evince che l’azione criminale ha quasi raggiunto l’obiettivo finale. Pertanto rilevo che non in sede civile dovrebbe essere trattata la speciosa e irriverente negazione di una manleva che fu dalla Fondazione, dal sottoscritto presieduta. concessa senza limiti al medesimo in quanto Direttore responsabile di un giornale on line d’ inchiesta rigoroso nella valutazione delle fonti tant’è che la querela temeraria presentata a seguito di due innocui articoli informativi il primo giorno di pubblicazione del giornale da un miracolato professore dell’Università di Catanzaro, offeso dal suo CV che rivelava che in sei soli anni aveva compiuto tutto l’iter da dottore di ricerca di Diritto della Navigazione a Ordinario di Diritto civile.
Il credito che gli era stato negato dalla Procura di Catanzaro gli è stato riconosciuto con molta generosità dalla Corte di Appello di Roma. Non esito a dire che alla lodevole serietà della Procura della Repubblica è poi seguito un metodo di generoso cerchiobottismo.
La negata manleva è congrua con l’intera vicenda che non concorre a rafforzare la fiducia nella Giustizia.
Tutto ciò premesso mi permetto di suggerire al sig. Giudice che la Memoria ricca di umori persecutori e povera o priva di fondamento giuridico degli Avvocati del precario vertice della Fondazione sia trasmessa alla Procura della Repubblica di Roma già impegnata nell’esame della Denuncia qualificata con “bollino rosso” e quindi con un iter investigativo non lungo. (RGN 6342/24 K PM Dott. BIFULCO).
In conclusione sig. Giudice per rispetto a questo Tribunale non credo di dovere spendere tempo parole e dottrina per contestare un atto giuridico fittiziamente civile mentre esso è palesemente (con molti altri che qui non si enumerano) proprio dell’ambito penale.
Ove lei ritenga di dovere trattenere per le conseguenti decisioni la Memoria de qua non posso che richiedere convintamente il rigetto delle deduzioni di parte avversa con la condanna al pagamento delle spese legali e di Giustizia e un risarcimento che è affidato alla Sua saggezza e tuttavia non inferiore a € 30.000,00 per danni esistenziali e d’immagine.
La ringrazio sig. Giudice e osservanza
Avv. Franesco Pellegrini parte attrice e avvocato di sé medesimo.