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4 Novembre 2025Con questa denuncia penale che potrà essere migliorata con la successiva Citazione civile che conferma l’abusivismo degli occupanti di Villa Rendano, violando le ultime volontà di Giuliani, per definizione come quelle testamentarie INVIOLABILI e IMMODIFICABILI si chiude una sporca partita. La sentenza non la conoscerò, come auspicato dai miei persecutori e diffamatori, ma non credo che ci sarà molto da aspettare perché liberata la Villa possa essere donata per fini nobili ad una istituzione autorevole e prestigiosa. In alternativa la chiusura con catenacci e l’accesso non più consentito a coloro che non lo meritano.
TRIBUNALE DI COSENZA
PROCURA DELLA REPUBBLICA
QUERELA DENUNCIA
Il sottoscritto avv. Pellegrini Francesco, nato a Cosenza il 21.02.1946, residente in Roma, Via Calalzo 33, ivi elettivamente domiciliato presso lo studio del suo difensore eligendo, rappresenta quanto segue.
L’esponente è fermamente convinto di essere stato e tuttora di essere vittima di attività persecutorie e di ulteriori condotte illecite concretizzatesi ai suoi danni dalle persone che si andranno ad individuare nel corso della narrazione (in primis il dr. Walter Pellegrini e l’avv. Santo Emanuele Mungari, Ermelinda Catanese, Giovanni Gambaro. I comportamenti posti in essere dagli odierni denunciati, in particolar modo quelli decorrenti dal mese di maggio 2022, sebbene ove autonomamente valutati potrebbero essere considerati censurabili soprattutto sul piano etico, deontologico nonché illegittimi dal punto di vista
civilistico ed amministrativo, tuttavia, se valutati come senz’altro li valuterà Codesto On.le Ufficio inquirente, sistematicamente ossia nel loro insieme, ed anche teleologicamente, non potranno che apparire sanzionabili anche sul piano penale, secondo la configurazione che il Sig. Procuratore della Repubblica riterrà doveroso attribuire ai fatti esposti.
Invero, come emergerà dalla illustrazione che di qui a breve si sottoporrà alla S. V., gli odierni denunciati da tempo hanno intrapreso una insana “crociata” finalizzata ad esautorare l’esponente dalla “Fondazione Attilio e Elena Giuliani ETS”, dallo stesso presieduta sino al 30 Maggio 2022 ed hanno posto in essere plurime condotte, oggettivamente illegittime sotto vari profili, all’unico scopo di “sfiancare”, minandone la fragile salute, l’avv. Francesco Pellegrini, di frapporre continui ostacoli alla azione virtuosa da questi esercitata nell’ambito dell’Ente de quo, di paralizzare il contributo dell’esponente alla realizzazione degli scopi della Fondazione il tutto al solo scopo di “appropriarsi” dell’Ente quale ambito centro di potere anche finanziario.
La azione illecita che viene denunciata in questa sede si è tradotta nel perseguimento di finalità diametralmente opposte a quelle per le quali era sorta la Fondazione predetta. Gli sciagurati comportamenti ascrivibili agli odierni denunciati hanno nel corso degli anni causato danni molto gravi alla salute dell’esponente, come si evince dalla documentazione medica che si allega alla presente querela, e ciò a causa di una serie di criticità che affliggevano l’avv. Francesco Pellegrini e che erano ben note agli odierni malfattori. Oltre a questo l’azione illegittima e priva di ogni motivazione di merito ha di fatto pregiudicato in modo grave e irreversibile la Fondazione, la sua Villa Rendano sede di pregiate e apprezzate iniziative e realizzazioni – in primis il Museo storico multimediale “Consentia Itinera” riconosciuto dal Ministero della Cultura “di interesse nazionale” –
PREMESSA
Il sig. Procuratore e chiunque vorrà avere essenziali elementi di conoscenza potrà o dovrà avvalersi del contributo essenziale dei numerosi allegati o delle loro ampie estrapolazioni.
- Il denunciante nel 2018 e nel 2019 è stato sottoposto a diversi interventi chirurgici oncologici e di cardiochirurgia (quattro per intervenute complicazioni) ai quali è seguita per una banale caduta la lesione dell’arteria renale.
Era il periodo natalizio, il primo trascorso in compagnia di medici e infermieri cortesi e competenti.
In totale l’esponente è stato ricoverato in ospedale, soprattutto in terapia intensiva, per circa tre mesi, comprensivi ancora una volta del periodo natalizio.
Chi vuole o deve saperne di più occorre che legga una corposa cartella clinica, almeno nella sua parte essenziale (all. n1). - Su consiglio anche dei medici, per recuperare sia il peso (da 67 a 53 kg) sia “la voglia di vivere” fu deciso dal sottoscritto e dalla moglie romana di trasferirsi dopo 68 anni da Roma a Cosenza.
Per due motivi: il primo era il compimento del “sogno “sbagliato e frutto di antiche memorie” del “ritorno a casa” il secondo, per il quale è necessario ricorrere ad un corposo allegato, è il fatto che da 8 anni ero stato chiamato da un mio anziano cugino a far nascere una Fondazione che su insistenza del Sindaco del tempo Mario Occhiuto alzò l’asticella della sua “missione” comprando un affascinante palazzo storico “Villa Rendano” che rischiava di cadere a pezzi perché abbandonato dalla proprietà pubblica.
La sola lettura della parziale documentazione consente di sapere come la villa rinacque con una radicale ristrutturazione e sempre sotto la guida dello scrivente divenne in pochi anni un polo culturale, civile, museale molto apprezzabile e apprezzato in tutt’ Italia, frequentato nel primo anno da oltre 30.000 visitatori, italiani e turisti. - la Villa viene inaugurata nel luglio 2013 con larga partecipazione di cittadini e autorità in un clima festoso, ma con la consapevolezza che essa acquistata senza disporre di un progetto allestitivo adeguato necessitava di un impegno individuale e collettivo al quale lo scrivente si dedicò a tempo pieno facendo vita da pendolare settimanalmente tra Roma e Cosenza.
Per assicurare i rapporti con il territorio il sottoscritto accettò l’offerta di collaborazione retribuita di Walter Pellegrini figlio dell’editore Luigi, un pioniere della buona editoria, un intellettuale fine e soprattutto un vero “fratello” tante erano le straordinarie somiglianze caratteriali e umane.
Il figlio del “fratello” nel corso degli anni si rivelò molto diverso dal padre. La lunga assenza dello scrivente gli avevano fatto provare “l’ebbrezza del “potere” producendo contratti non firmati da me, molto ben pagati, a destra e a manca, soprattutto pescando tra i suoi familiari. - Il ritorno a Cosenza ovviamente non piacque all’omonimo. Nondimeno con colpevole ingenuità, morto il fondatore, nominai quali membri del CdA lui e altre tre persone fidate e da me conosciute da alcuni decenni ed io divengo Presidente e Direttore generale non retribuito della Fondazione. Fu certo una straordinaria prova di ingenuità da parte mia ma non avventata perché con ciascuno dei nominati membri del CdA correvano rapporti pluridecennali personali e professionali (in particolare l’avv. Mungari era stato designato come esecutore testamentario con l’impegno di provvedere alla tutela di mia moglie in caso di probabile mia premorienza. Il nefrologo prof Gambaro era mio medico curante da circa 10 anni e fu chiamato ad un intervento d’ urgenza a casa del dott. Giuliani perché a rischio di setticemia per blocco renale. Per questo il prof Gambaro ricevette per il finanziamento di un corso per uno specializzando euro 148.000,00 e successivamente un “prestito” di 15.000 euro per un progetto di ricerca. Gambaro era a conoscenza del mio ruolo di amministratore di sostegno de facto che ho svolto con serietà e senza alcun beneficio sino al momento della morte di Sergio Giuliani.
- Fatto fuori lo scrivente reagisce con denunce penali e con citazioni civili per “abuso di diritto”. Il tribunale di Roma boccia le citazioni, una in particolare che odorava, si fa per dire, di manipolazione, piena di falsi propinati dalla controparte, del tutto indifferente a conoscere la verità di quello che era effettivamente accaduto. Soluzione che prevedo inutile, presento esposto al CSM.
Chiudo qui la premessa, che sarebbe ben più lunga per i molti fatti illeciti compiuti dalla “banda Bassotti” con la compiacente solidarietà di tutti i poteri locali, quelli massonici o massomafiosi che a Cosenza contano eccome, per occuparmi del contenuto vero ed essenziale di questa denuncia penale. Non la prima di cui ora dirò l’essenziale, che non fa onore ai pm romani mentre si armano contro una riforma della giustizia che giudicano al pari di un attacco alla Costituzione.
Tra le querele “con codice rosso” – palesemente inutile – è compresa quella depositata presso la Procura di Roma per vessazioni contro Walter Pellegrini, di cui si sono perse le tracce da oltre due anni. Inutile aggiungere che se essa fosse stata trattata con i tempi previsti per i “codici rossi” la vicenda avrebbe avuto una diversa fine. Da alcuni mesi sono stato dichiarato “invalido grave al 100%” e come provato dalle periodiche visite e accertamenti clinici che citerò sono arrivato al 5° stadio (il più grave e non curabile) di insufficienza renale cronica con valori di filtraggio così bassi da far prevedere una sopravvivenza di pochi mesi.
Vi è un rapporto di causa – effetto tra l’ insorgere a inizio 2023 dei primi segni di una pericolosa incidenza degli stress cui sono sottoposto – a pochi mesi da fine maggio 2022 quando è iniziata l’ aggressione contro di me per ottenere la decadenza del CdA senza motivazione e solo alimentata da una incomprensibile voglia di “ contare di più” di 4 falsi amici avendo la certezza di trovare largo consenso tra i diversi avversari di un progetto libero, ben riuscito, frutto di una combinazione tra importanti risorse di un mecenate e il lavoro creativo realizzativo e gestionale del sottoscritto.
Esemplare il comportamento del sindaco pro tempore ora senatore Mario Occhiuto già condannato per bancarotta in primo grado e con processo pendente a Roma per corruzione transnazionale, e il primo a spendersi per l’acquisto non previsto di Villa Rendano da parte della Fondazione nata con un capitale di soli € 10.000,00 euro.
Cito l’Occhiuto n. 1 e poi quello numero n. 2, traendo i testi uno da una nota stampa del Comune e l’altro da un suo whatsapp di segno opposto.
Mission culturale della Fondazione Attillo e Elena Giuliani: l’apprezzamento del sindaco Mario Occhiuto
30 mag 2015
“Sento di dovere esprimere i miei sinceri complimenti al presidente Sergio Giuliani e al direttore generale Francesco Pellegrini per l’encomiabile attività di rivitalizzazione culturale svolta in questi anni dalla Fondazione Onlus Attilio e Elena Giuliani”.
Ad affermarlo è il sindaco e presidente della Provincia Mario Occhiuto.
*Magari – aggiunge il primo cittadino – ce ne fossero di personalità come Sergio Giuliani nella nostra società. A quest’ora ad esempio avremmo davvero risolto i problemi di degrado che affliggono il centro storico. Solo con la lungimiranza delle visioni di taluni è possibile infatti gettare solide basi per la costruzione del futuro. Dal restauro conservativo di Villa Rendano, restituita ala città, fino alla lunga serie di iniziative culturali realizzate o in cantiere, la Fondazione Giuliani rappresenta oggi un importante e prestigioso riferimento di crescita. Per la città di Cosenza – conclude il Sindaco – è un grande motivo di vanto
Segue Occhiuto n.2: ” (….) Infine ricordo, per quanto riguarda la Fondazione, che sono stato il sindaco che ha prontamente recepito la volontà dell’apertura della sede (che all’inizio era stata prospettata come donazione) indicando l’edificio e interloquendo con Italgas fino ad accompagnarvi a Napoli per le trattative dell’acquisto. Inoltre sono stato sempre vicino alla direzione della Fondazione e alla proprietà (ricordo la cittadinanza onoraria contro la volontà anche degli altri componenti della famiglia del compianto Giuliani) pur nella consapevolezza che i vari comitati interni che guidavano la Fondazione erano praticamente stati formati con soggetti pregiudizialmente contrari (e avversari) della mia Amministrazione. L’unico punto di contatto leale e concreto devo dire che è stato per me Walter della famiglia Pellegrini.
Confesso di non aver identificato il presunto avversario di Occhiuto perché il solo non democristiano ma del PD versione ecumenica è stato il prof. Massimo Veltri membro con tanti altri di un inutile e snobbato Comitato scientifico.
Se è così si può dubitare della memoria del sen. Occhiuto.
Dicevo che sono arrivato quasi a fine corsa della mia vita (e non per pregresse malattie renali). C’è un data precisa nella quale la discesa verso la fine è iniziata e la fornisce una prognosi molto precisa e puntuale di un cardiologo bravo e onesto di Cosenza.
Vista la precisione profetica del professionista dott. Guzzo riporto integralmente quanto da lui certificato:
STUDIO di CARDIOLOGIA
Dott. Domenico Guzzo
Via Dalmazia, 2 – 87100 COSENZA – Cell. 338 6210221
Sig. Pellegrini Francesco nato il 21\02\1946
data 21\01\2023
Portatore di bioprotesi aortica (Perimount M.E. 23 e quadruplo bypass aolco (amis>da e vg > diag anterolaterale e ivp) ottobre 2019.
Referto ecocardiografico: Normali dimensioni interne del ventricolo sn con ipertrofia parietale concentrica e normale funzione sistolica. (fe:70 %). Aorta ascendente ingrandita (44 mm) con bioprotesi normofunzionante con gradiente 24\12 mmhg. Atrio sn nella norma. Alterato rilasciamento ventricolare sn. Lieve insufficienza mitralica.
Sezioni dx nella norma. Normale cinetica parietale.
Conclusioni: Il Sig. Pellegrini Francesco presenta una storia clinica e strutturale di cardiopatia ipertensiva, valvolare e soprattutto di cardiopatia ischemica cronica.
Le condizioni attuali di stress psicofisico hanno già determinato un incremento pressorio mal controllato dalla terapia sebbene incrementata con evidente ripercussione sull’anatomia e funzione cardiaca (comparsa di ipertrofia cardiaca e ulteriore ingrandimento dell’aorta ascendente rispetto al precedente del 2021).
La cardiopatia ischemica cronica rivascolarizzata con bypass sia arterioso che venoso in soggetto con cardiopatia ipertensiva pone le condizioni di elevato rischio aritmico con conseguenze gravi laddove possono verificarsi momenti di stress intensi sia episodici che continuativi.
Lo stress attraverso risposta adrenergica inappropriata può generare aritmie ventricolari gravi con conseguenze difficilmente quantificabili (insufficienza di circolo, sincope, morte improvvisa.)
In fede
I risultati delle analisi fatte a partire delle dimissioni ospedaliere sono molto chiari nel sottolineare la fragilità del sottoscritto (da qui la necessità di una vita non insidiata da stress inutili e infondati) ma non segnalano valori anomali della creatinina che è l’indice più puntuale per la sussistenza di un problema renale.
Dal mese di ottobre i valori iniziano a salire, di poco superiori alla norma, 2,4 Secondo stadio dell’insufficienza renale (19.10 2023) sostanzialmente stabile fino al 06.07.2024, 3,16, fino ad un picco di 5,21 del 02.12.2024.
Dopo sempre su valori di 4,5 sino alle ultime analisi da giugno e settembre 2025 fatte presso l’ospedale di Massa Marittima di 4,29 poi stabile o in leggero incremento che indicano il 5° stadio (il più grave della insufficienza renale) con un filtrato ridotto a 10 che significa l’approssimarsi dell’esito letale, che precederà di molto la sentenza del Tribunale di Cosenza.
Questo è il percorso della malattia fino ai limiti del traguardo finale ma esso è strettamente correlato all’azione di occupazione abusiva della Fondazione, di svuotamento di senso della sua creazione, di svuotamento in senso fisico e metaforico di Villa Rendano con l’azione di vera e propria violenza nei confronti delle sole risorse professionali pregiate, la dott. Anna Cipparrone che ha portato il museo multimediale al riconoscimento come “museo di interesse nazionale”, e che con la sua determinazione ha ottenuto da bandi risorse pubbliche superiori a euro 300.000,00 e ha realizzato e curato il 70% delle iniziative di vario genere oltre i confini delle sue competenze. Il premio è stato un’azione di stalking intollerabile, una riduzione illegittima dello stipendio di circa 400 euro da me disposto come riconoscimento minimo dell’ottimo lavoro svolto. Lo stesso avverrà con una giovane professionista Sara Ausilio venuta da Milano con un eccellente CV , perché odiata per misteriose ragioni dalla cons .Catanese , compensata con la fuoruscita dell’Ausilio dalla Fondazione e gratificata con la nomina a Vice presidente dell’ Ente, al quale non risulta abbia portato alcun serio contributo per lunghe assenze per malattia e perché impegnata a tempo pieno a guerreggiare con la nostra collaboratrice e con me personalmente perché non consentivo – come mai ho consentito nella mia vita professionale- che si assumessero comportamenti impropri nei confronti dei nostri collaboratori, vere risorse strategiche di ogni impresa.
Ricordo che la Cipparrone e la giovane Ausilio sono state le sole assunte previa approvazione del CdA pur non necessario perché il sottoscritto era dotato di tutti i poteri ordinari e straordinari. Rinvio alle risibili motivazioni di Walter Pellegrini per dare una parvenza di legittimità ad un provvedimento solo vendicativo che se il sig PM vorrà potrà conoscere insieme con nuove prove di barbarica e incomprensibile cattiveria.
Richiamo poi il verbale del 7 luglio del nuovo Cda (Allegato 3) presieduto da Walter Pellegrini, da cui sarà possibile sapere tra l’altro che non avendo motivato lo scioglimento del precedente CdA si autorizzano degli audit sugli ultimi 5 anni di gestione della Fondazione, alla ricerca di inesistenti manchevolezze dimenticando che ho assunto la guida dell’Ente solo da febbraio 2021 a maggio 2022, essendo vivente e attivo fino alla morte, ottobre 2020 il presidente e fondatore.
L’elenco delle vessazioni, provocazioni, falsità, diffamazione è lungo e non è possibile citarlo nella sua interezza.
Mi limito a riportare due PEC, con la prima mi si nega l’efficacia della manleva sottoscritta pochi giorni prima della pubblicazione del nuovo giornale on line ICalabresi (19 luglio 2021 e chiuso nonostante risultati di diffusione e patrimoniali insperati il 19 luglio 2022).
PEC rifiuto immotivato e illegittimo della Manleva
Egregio Avv. Pellegrini,
in relazione alla Sua comunicazione (in calce alla presente) ,con la quale richiede l’attivazione della manleva rilasciata con atto dell’8 luglio 2021 (che Le trasmettiamo in allegato) e la designazione dell’Avv. Paolo Palleschi come Suo patrocinatore, nonché l’onorario preventivato, salvo conguaglio, dal medesimo professionista per il procedimento penale n. 9326/24 RG GIP (opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dal Dott. Fulvio Gigliotti, in udienza prevista per il 20 novembre p.v. dinanzi al GIP di Roma), il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha deliberato di non aderire alla Sua richiesta per le seguenti motivazioni:
– si ritiene che la manleva concessa in Suo favore sia affetta da nullità o sia, in ogni caso, annullabile;
– la manleva rilasciata dalla Fondazione non prevede la copertura delle spese legali e/o processuali che Lei ha sostenuto o sosterrà per la Sua difesa in procedimenti giudiziali e/o stragiudiziali, limitandosi a coprire esclusivamente eventuali responsabilità civili per danni diretti e/o indiretti causati a terzi nell’esercizio delle Sue funzioni di “direttore responsabile”.
Alla luce di quanto sopra esposto, pertanto, la Fondazione non si farà carico dei costi relativi al professionista da Lei incaricato per la Sua difesa.
Distinti saluti,
Fondazione Attilio e Elena Giuliani ETS
(Il Presidente)
Walter Pellegrini
Replica del sottoscritto.
Egregio avvocato,
ho potuto finalmente ritirare recandomi alla Casa comunale di Roma l’atto notificatomi relativo alla fissazione dell’udienza ad aprile dinanzi al Giudice dell’esecuzione.
Lei non uso a richiesta di un suo collega di fornire informazioni ancorché le vengano chieste secondo prassi collaborativa e di cortesia.
Nondimeno mi permetto chiederle – considerato che sono dell’inesperto in materia di pignoramento – per quale motivo la mia pensione di novembre è stata decurtata del 50% del suo importo anziché del 20%.
Ho preso atto, peraltro, che la Fondazione Giuliani ha rifiutato una ben motivata rateizzazione perché in essere un pignoramento più consistente.
Aggiungo che i suoi assistiti hanno negato illegittimamente e con interpretazioni giuridiche frutto di livida fantasia la manleva per una richiesta di annullamento del rigetto del Tribunale di Catanzaro di due articoli pubblicati il primo giorno di pubblicazione 19 luglio 2021, cioè in una data già coperta dalla manleva e che era stata riconosciuta in una circostanza identica come risulta da fattura dell’avv. Spada.
Ho accertato che è stata chiusa ogni contestazione con il sg Vittorio Giuliani in tal modo sottraendo all’asse ereditario la somma dell’assegno di 1 milione di euro rilasciato dal dr Sergio Giuliani come risulta nel testamento del 2012 come prestito da restituire corredato da foto dell’assegno. La ingiustificata e illegittima generosità dei suoi clienti sembra stridere sia con la negata rateizzazioni di cui sopra sia con l’illecita negazione di una manleva ritirata dal CdA del 8 luglio 2022. Il relativo verbale è una fonte inesauribile di atti illeciti e quindi perseguibili in sede penale e civile.
Cosa che avverrà integrando la querela denuncia per vessazione intimidazione e altro all’esame del PM con tempistica ridotta ad un anno perché la denuncia è stata qualificata da bollino rosso.
Sempre in tema di generosità, a fronte di un’ostentazione di livida cattiveria (è bizzarro che gli autori citati per abuso di diritto si sentano puri come un fiore e da potenziali condannati operino come legittimi vendicatori) lascia perplessi il concordato relativo ad un’azione legale del sig. Antonio Nicaso senza alcun fondamento e di sicura bocciatura alla quale l’avv. Mungari solo formalmente aveva replicato con la ricostruzione della parte storica frutto di una poco esperta collaboratrice che dovetti riscrivere io integralmente per il linguaggio non consueto come espressioni in romanesco “sò un sacco de sordi” tradotto in italiano” sono un mucchio di soldi”.
Immagino che il suindicato concordato non abbia nulla in comune con il rapporto amicale tra il sig. Walter Pellegrini con il sig. Nicaso e soprattutto con il dott Gratteri.
Così immagino che non si dolo nel fatto che il revisore legale della Fondazione firmi la relazione al bilancio come Organo di controllo – ruolo diverso da revisore – senza esserlo forse per cercare di coprire l’incompatibilità insanabile come titolare di un inusitato Organismo di Garanzia per la quale è stata depositata querela denuncia nei confronti dell’avv. Mungari che ha certificato a nostro parere falsamente l’insussistenza di ogni elemento di incompatibilità preso per buono da due funzionarie della Regione Lazio denunciate pure esse in modo da poter respingere un esposto che
che se correttamente valutato, con un’attesa di 9 mesi , avrebbe reso nulli tutti gli atti a firma dello stesso Mungari.
Ma poiché bizzarramente i sig.ri autori del “colpetto di palazzo” si sentono vittime e non carnefici il Mungari si è premurato di richiedere all’ Ordine avvocati di Roma (che trattiene senza esaminarlo un mio esposto nei confronti del collega Mungari da. oltre due anni) la mia cancellazione perché non si capisce su quali basi ritiene che il non eserciti realmente la funzione forense. Ovviamente una deduzione campata per aria come è facile verificare con gli atti che mi vedono come avvocato di me stesso in quasi tutte le numerose recenti occasioni.
Ma poiché grazie anche allo stress persecutorio dei suoi clienti sono stato dichiarato con handicap grave al 100% e accertamenti clinici fatti due giorni fa a Roma (pagando i relativi onorari) rilevano un significativo aggravamento che colpisce il cuore ma incide su altre patologie, in primo luogo un’insufficienza renale ormai border line, metterò in conto anche questo integrando la/le denunce penali.
Poiché ho come direttore del giornale on line verificato che gli articoli che toccano la storiaccia di Villa Rendano interessano moltissimo (gli ultimi sei hanno avuto oltre 12mila tra emoji e commenti (in difetto) e circa 1500 condivisioni continuerò la linea della massima trasparenza anche per i casi di cui ho fatto cenno.
Cordiali saluti
Francesco Pellegrini ancora iperattivo
Altra PEC respinge la mia richiesta di pagare a rate gli oneri legali frutto di un processo truccato motivando la richiesta con la precarietà della mia salute che comporta il ricorso a prestazioni mediche intra moenia.
Questa la PEC della Fondazione:
Caro Collega
faccio seguito alle due e-mail PEC pervenutemi lo scorso venerdì 25 ottobre, che qui si allegano per comodità, mettendo in copia i Colleghi, avv.ti Lepiane e Testa, in qualità di Suoi difensori.
Vi comunico che il Consiglio d’amministrazione della Fondazione ha deciso di non aderire alla Sua proposta transattiva di pagamento rateale dell’importo di euro 350 mensili, dal momento che è già in corso un pignoramento di valore. Per quanto riguarda tale pignoramento, sarà iscritto a ruolo nei prossimi giorni e, in seguito, verrà notificato, in modo che abbiate contezza della data dell’udienza.
Avv. Matteo Pollaroli
L’elenco e la lettura degli allegati basteranno a convincersi che i quattro falsi amici hanno dolosamente operato perché la mia salute divenisse ancora più precaria e interferendo con i giudici di tre processi civili potessero indirizzare l’esito processuale a sentenze gravate da molte incongruenze e anomalie, una in particolare ora all’ esame del CSM con l’esposto allegato.
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Da quanto sin qui rappresentato è facilmente rintracciabile la trama che si disvela allorchè si legano legittimi sin qui narrati (ed altri che se ritenuti necessari dall’on Procuratore ci si riserva di produrre).
L’obiettivo degli odierni denunciati era e rimane quello della defenestrazione dell’esponente della Fondazione Giuliani.
I comportamenti illegittimi poc’anzi parzialmente descritti hanno tutti avuto l’obiettivo di distruggere fisicamente e moralmente l’esponente (obiettivo di fatto raggiunto con l’invalidità grave totale e l’aumento esponenziale ed ormai IRREVERSIBILE e CON ESITO LETALE A BREVE) al fine di renderlo innocuo e neutralizzarlo come possibile e unico ostacolo al perseguimento di finalità malsane e criminali.
Siamo integralmente nel perimetro della fattispecie dell’art 612 bis c.p. Le azioni illegittime in particolare quelle già riferite a proposito dell’affossamento del Progetto Villa Rendano e del giornale ICalabresi nonché del “golpe” avvenuto nel Cda del 30 maggio 2022 hanno avuto indubbiamente finalità persecutorie ed hanno determinato lo stravolgimento della vita dell’avv. F. Pellegrini con effetti irreversibili sua salute che si potranno manifestare con esito letale a breve.
Tanto premesso l’avv. Francesco Pellegrini dichiara di sporgere come in effetti sporge
QUERELA
Nei confronti dell sig. WALTER PELLEGRINI nato a NICASTRO (Lamezia Terme) il 01/06/1953 e residente a Cosenza via Roma n.73, e nei confronti dei sigg. Santo Emanuele Mungari, Ermelinda Catanese e Giovanni Gambaro per violazione dell’art 612bis C.P. e tutti gli ulteriori o diversi fatti di reato che l’Ufficio riterrà di individuare nella vicenda oggetto del presente atto.
CON OSSERVANZA
Avv. Francesco Pellegrini
Massa Marittima 01.11.2025





