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15 Luglio 2025C’è un’evidente contraddizione di cui sono consapevole quando da un lato ricordo a me stesso che a causa di una pluralità di patologie non ho molto tempo davanti e dall’ altro l’impegno continua come prima perché i criminali che hanno distrutto la Fondazione con Villa Rendano paghino il giusto prezzo nonostante i segnali pervenuti dalla Giustizia siano irritanti, offensivi e inaffidabili.
Perché questa “testardaggine” che non ho mai pensato fosse utile ad un mio rientro “trionfale” (stile Trump) a capo di ciò che ho creato grazie alle risorse del fondatore?
Confermo che due processi su tre (ma non escludo tre su tre) sono stati “taroccati” da giudici indegni. Da chi lo so ma lascio ad altri l’identificazione.
Se il CSM dismettendo per una volta la difesa corporativa accoglierà l’esposto e lo passerà alla Procura generale della Cassazione – cioè dirà: Franco Pellegrini aveva ragione e i “vincitori” sono dei bari d’accordo con una giudice indegna- che fine farà il bottino già sperperato della rapina?
E mi chiedo come potrà Mario Occhiuto “andare a braccetto” simbolicamente con il Procuratore Gratteri se ha già sul groppone una doppia condanna per bancarotta fraudolenta e un processo a Roma dove il coimputato ha patteggiato una condanna a sei anni di reclusione?
Ne sono consapevoli anche i due caporioni della congiura, Walter Pellegrini e l’avv. Santo Mungari Il primo che è gravato da un’irrimediabile ignoranza e forse una tardiva vergogna per aver stuprato un rapporto di 50 anni fraterno con il padre Luigi e con la mamma Letizia sa o teme che la coperta di Linus che gli è stata offerta potrebbe non bastare più prende due iniziative di chi è alla frutta: la prima è un ridicolo esposto all’Ordine dei giornalisti contro di me perché in una mail (ma anche sul giornale) l’ho definito traditore verme cioè come è nella realtà. Nessuno ha capito cosa c’entra l’Ordine dei Giornalisti.
La seconda è paradossale: due anni fa Walter Pellegrini e compagnia sono stati denunciati per vessazioni (persecuzioni e diffamazione) con gli effetti prevedibili e previsti per i quali sono stato onorato dall’INPS con il certificato di “invalidità grave al 100%”. Ebbene cosa fa il prode omonimo? Presenta una querela contro di me per gli stessi reati “che gli procurano tensione nervosa e preoccupazione per i familiari”!!!
Passiamo al regista infedele del tradimento, Mungari.
Un “amico” tanto devoto e affidabile da accettare con nomina notarile il ruolo di esecutore testamentario con il solo compito di aiutare mia moglie in caso di mia dipartita.
Anche Mungari che – come gli ho sempre detto- è il prototipo del vero democristiano, alla Bruno Vespa, servile e insinuante con chi gli fa comodo, s’è rivolto all’Ordine degli Avvocati, al quale quasi tre anni fa io presentai un esposto ignorato e messo da parte.
Diverso il destino di quello di Mungari che galleggia come il sughero. È stato subito esaminato e ahimè respinto perché “chiedeva che fossi cancellato dall’Albo” perché a suo dire non eserciterei effettivamente la professione forense.
Gli è sfuggito che tutti di atti civili e penali sono firmati da me come avvocato e soprattutto ignorando – come ormai sanno in molti – che da anni preferisco aiutare le persone con pareri legali che evitano di cadere nella trappola eterna dei processi inutili.
Naturalmente poiché per mia scelta etica non mi faccio pagare come non mi sono fatto pagare dalla Fondazione non ho fatture da esibire. Potrei occorrendo fare i nomi di diverse decine di sconosciuti che 9 volte su 10 hanno vinto senza passare da improbabili giudici.
A Roma dicono che i 4 ladroni (per quanto acquirenti di sentenze farlocche) “nun ce vonno stà” perché la forza dei giudici è fallace quella dell’etica e della coerenza è eterna, vive anche post mortem.
Scrivere questo articolo che non inventa e tralascia molto di indicibile?
Non lo credo affatto. I cosentini hanno avuto molte occasioni per dire che “non si distrugge per bramosia e rapporti perversi” una realizzazione per molti aspetti unica per qualità e innovazione.
Non si tradiscono valori basici che ci distinguono dalle bestie e i 4 boss si sono comportati peggio che da bestie.
Non riesco a pensare che tanta ignominia rimanga impunita.
Non credo alla giustizia italiana che oggi in particolare è un colabrodo o una pentola di resti maleodoranti.
Io ho combattuto una battaglia che a 77 anni potevo risparmiarmi. Ho incontrato avvocati che hanno dolosamente tradito la loro funzione, magistrati ostili perché “obbligati” a sentenze false e bugiarde, non c’è stata in tutt’ Italia un’eco di una vicenda che è stata considerata “normale” in Calabria che gli stessi calabresi specie quelli che se ne sono allontanati considerano “irrecuperabile”.
È una brutta fine ma quando questo accade innocenti sono pochi, colpevoli o boia tanti.
Non chiudo del tutto Ritorno perché la partita è difficile ma non finita e la speranza di titolare un articolo di apertura “Presi a calci in culo i banditi, i loro complici e mandanti” mi titilla non poco.
Se per miracolo dovesse accadere e ne avessi la possibilità Villa Rendano sarà chiusa spigandone le ragioni o sarà donata ad un ente non calabrese che ne farà ciò che riterrà.